OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

Iniziamo il 16esimo anno di monitoraggio con l’Osservatorio, volevo chiudere ma tantissimi italiani mi hanno manifestato la loro stima e pregato di continuare questo lavoro. l’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro è stato visitato da oltre 3 milioni di italiani, quasi due milioni in questo blog e gli altri nel blog precedente, tante anche le visite dall’estero, è l’unico Osservatorio che monitora con lavoro volontario i morti sul lavoro in Italia e in Europa e Stati Uniti

Andamento nei 15 anni di monitoraggio. In questi 15 anni sono morti quasi 20000 morti complessivi, 9800 sui luoghi di lavoro, tutti registrati, chi parla di cali mente agli italiani, rispetto al 2021 si registra sui luoghi di lavoro un aumento dell’8% se si contano tutti i morti e non solo gli assicurati INAIL

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia Aperto il 1° gennaio 2008, chiuderà il 31 dicembre 2022 Il sito http://cadutisullavoro.blogspot.it Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 15 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto, perché in nero o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio, sono morti complessivamente oltre 18.500 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Situazione in Italia e nelle Regioni/province al 31 dicembre 2022 Sono morti complessivamente 1499 lavoratori, 757 di questi sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere (sono stati 692 nell’intero 2021 i morti sui luoghi di lavoro, esclusi i morti per covid e ovviamente i morti sulle strade e in itinere). Questo dato comprende anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni), che ricordiamo non fa nessun monitoraggio, ma raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio dei suoi assicurati, non ne fanno parte i morti in nero e gli agricoltori schiacciati dal trattore; spesso si tratta di anziani in pensione, ma non solo, alcuni hanno un doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano e che non risultano da nessuna parte. INAIL nei primi dieci mesi dell’anno ha ricevuto 909 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, in questo dato sono ricompresi anche i morti sulle strade e in itinere. In tutto sono 167 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022, 107 gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno. Assieme all’edilizia l’edilizia in queste tre categorie si supera la metà dei morti sui luoghi di lavoro. I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 95 e rappresentano il 14% sul totale, se si escludono gli agricoltori schiacciati dal trattore quasi tutti italiani, molti lavoravano in nero. Altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia, oppure i tre operai foggiani che tornava dal Molise? Spesso queste morti “in nero” hanno dinamiche terribili. Alcuni lavoravano in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha ammesso che erano loro dipendenti; capita spesso e succede per non avere gravi problemi e responsabilità penali, non essendo in regola. La percentuale di stranieri aumenterà progressivamente nei prossimi anni a causa della denatalità italiana: la loro conoscenza dei diritti/doveri e delle normative sulla Sicurezza diventerà determinante per porre argine a queste tragedie. Decessi sui luoghi di lavoro nelle Regioni e nelle province italiane Di seguito i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade, se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. 672 complessivi a carico delle Regioni, gli altri 83 morti sono per incidenti di autotrasportatori in autostrada, alcuni di questi morti in mare, al largo LOMBARDIA 107 Milano (21), Bergamo (12), Brescia (29), Como (7), Cremona (6), Lecco (8), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (6) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 65 Venezia (10), Belluno (4), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (10), Verona (13), Vicenza (17) CAMPANIA 59 Napoli (13), Avellino (5), Benevento (3), Caserta (20), Salerno (18) PIEMONTE 54 Torino (25), Alessandria (9), Asti (2), Biella (2), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (2) Vercelli (3) LAZIO 49 Roma (22), Viterbo (6) Frosinone (12) Latina (3) Rieti (6) SICILIA 46 Palermo (9), Agrigento (4), Caltanissetta (7), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (6) EMILIA ROMAGNA 46 Bologna (5), Rimini (3) Ferrara (4) Forlì Cesena (9) Modena (7) Parma (1) Ravenna (4) Reggio Emilia (8) Piacenza (5) CALABRIA 31 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (6) Vibo Valentia (3) MARCHE 34 Ancona (14), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO ALTO ADIGE 32 Trento (22) Bolzano (10) PUGLIA 32 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (12), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 30 Firenze (6), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (3, Pisa‎ (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 25 Cagliari (4) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (4), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 18 L’Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 10 Perugia (9) Terni (1) LIGURIA 12 Genova (3), Imperia (3) La Spezia (3), Savona (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1 Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA 9 Potenza (5) Matera (4) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia () Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor Infortuni mortali pervenuti a INAIL nei primi 11 mesi compresi i morti sulle strade e initinere1006 Infortuni mortali monitorati dall’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro 709 sui luoghi di lavoro 1380 con i morti sulle strade e in itinere

Grazie amici dell’Osservatorio, grazie a voi che lo avete sostenuto in tutti questi anni, l’inserimento del nome non comporta nessun impegno, ma è solo un ringraziamento per la vicinanza: Maria Luisa Capogreco cugina di Salvatore Caruso morto schiacciato dal trattore, aveva 26 anni, Maurizio Portaluri, Emidio Mazzoni, Giorgio Langella, Luciano Pomona, Stefano Cecchi, Marcello Maddalena Ernoni, Nicolino Camboni, Luigi D’Apoli, Piera Pirovano, Primo Acireale, Anna Battistetti, sorella di Mattia morto sul lavoro a 23 anni), Vincenzo Conte, Gianluca Tedesco Maesto Salvatore Morra, Guido Bianchini, Gino Candreva, Stefano farina, Domenico Nese, Enzo Perfetto, Aldo Dell’Accio, Giangrande, Vita Andrisani, Carla Landini, Luc Thibault, Marianna Viscardi madre di Lisa Picozzi morta sul lavoro nel 2010, Marco Pisolo Florio. Lala Quinti, figlia di Leonardo Quinti morto sul lavoro, Rita Somma, Stefano Magia, Graziella Marota, mamma di Andrea Gagliardoni, morto sul lavoro, Giusi Caggianese sorella di Antonio morto sul lavoro, • Claudio Balzanelli, Eleonora Vitale, Pierpaolo Pedevilla, Lorenzo Bianzani, Roberto Marega, Giampiero Arpaia, Massimiliano Quirico, Stefano Diba, Maurizio Patelli, Giampaolo Ferradini, Moni Loca, Valeria Zacchini, Laura Lostia, Enrico Cardinali, Armando Zenorini, Beppe Reburdo, Luciano La Placa, Nicoletta Terrassan, Nicola Durso, Lucietta Bellomo, Marisa Venturi, Massimo Masetti, Franca Francia, Elisabetta Selmi, Giorgio Archetti, Monica Coin , Franco Decoroso, Antonino Ughettini, Loris Morotti, Morotti Loris, Marco Lazzaroni Elsa Boetti, Claudio Berardi, Rosa Conti, Danila Ila Guidi, Alberto Scatizzi, Corrado Gianluca Morelli, Licio Dettori, Michele Pattoia, Luisa Atti, Barbara Santonocito, Salvatore Morra, Savio Galvani, Stelio Piccinelli, Marcello Atlarep, Rosetta Torrella, Katiuscia Marchetti, Sandra Bonaldi, Enzo Bianchini, Tiziano Venti, Mila Gherardi, Mafalda Caccamo, Fabio Trivellone, Carla Paci, Olga Bertaina, Francesco Vitale, Sandino Sociale, Nicoletta Dati, Bruno Alampi e Adelina Finzi, Carla Landini, Viler Zappaterra, Luca Falcetta, Valentino Minarelli, Dimer Marchi, Norma Bertullacelli, Luca Battaglia, Gino De Simone, Andrea Zanotti,Primo Acireale, Franco Iorio, Giovanni Pedranghelu, Rosa Poloni, Jonny Blaze, Carla Persi, Ettore Ariotti, Ciro Di Cristo, Samuela Guglielmi, Raffaella Ranieri, Anna Sbarrai, Mauro Mozzani, • , Rino Giangrande, Claudio Zanolo, Vanni Delucia, Fabio Maiorca, Margherita Gozzi, Laura Sobanska, Ferruccio Prato, Carlo Amabile, Stefano Montecchia Aldo Dell’Accio, Leonello Tronti, Annalisa Gardin, Carlo Loiodice, Claudio Moroni, Claudio Balzanelli, Eleonora Vitale, Pierpaolo Pedevilla, Lorenzo Bianzani, Roberto Marega, Giampiero Arpaia,, Massimiliano Quirico, Maurizio Patelli, Giampaolo Ferradini, Moni Loca, Valeria Zacchini, Laura Lostia, Enrico Cardinali, Armando Zenorini, Beppe Reburdo, Luciano La Placa, Nicoletta Terrassan, Nicola Durso, Dino Tibaldi, Mirella Santi, Lucietta Bellomo, Marisa Venturi, Massimo Masetti, Franca Francia, Elisabetta Selmi, Giorgio Archetti, Monica Coin, Franco Decoroso Antonino Ughettini, Loris Morotti, Marco Lazzaroni, Lanfranco Turci, Elsa Boetti, Claudio Berardi, Rosa Conti, Danila Ila Guidi, Alberto Scatizzi, Corrado Gianluca Morelli, Licio Dettori, Michele Pattoia, Luisa Atti, Barbara Santonocito o Salvatore Morra, Stelio Piccinelli, Marcello Atlarep, Rosetta Torrella, Sandra Bonaldi Franco Decoroso Antonino Ughettini, Loris Morotti Marco Lazzaroni Lanfranco Turci Elsa Boetti, Claudio Berardi Rosa Conti, Danila Ila Guidi, Alberto Scatizzi, Corrado Gianluca Morelli, Licio Dettori, Michele Pattoia, Luisa Atti, Barbara Santonocito, Salvatore Morra, Savio Galvani, Stelio Piccinelli Marcello Atlarep, Katiuscia Marchetti, Sandra Bonaldi, Gianni Devani, Gaia Neri, Oronzo Pedio, Giuseppe Davì, Bonacchi Raffaele, Francesca Scapin, Cinzia Abramo, Antonella Favali, Patrizia Guernelli Serafino Salerno, Francesco Sani, Franco Decoroso, Antonino Ughettini, Loris Morotti, Marco Lazzaroni, Lanfranco Turci, Elsa Boetti, Claudio Berardi Rosa Conti Danila Ila Guidi, Alberto Scatizzi, Corrado Gianluca Morelli Licio Dettori, Michele Pattoia, Luisa Atti, Barbara Santonocito, Savio Galvani, Marcello Atlarep, Rosetta Torrella, Katiuscia Marchetti, Sandra Bonaldi, Donata Barella, Fulvio Flammini Costanza Nocco, Iole Barbieri, Cristina Ravaioli Guido Alighieri, Giovanni Puggioni, Anna Maria Romeo, Flavio Franceschini, Domenico Nese, Gabriella Poma, Ciro Rinaldi, Luigi Romano, Barbara Ciucarilli, Bruno Canu, Nicolino Combani, Franco Decoroso Antonino Ughettini Loris Morotti Marco Lazzaroni Elsa Boetti Claudio Berardi Rosa Conti Danila Ila Guidi Alberto Scatizzi Corrado Gianluca Morelli Licio Dettori Michele Pattoia Luisa Atti Barbara Santonocito Savio Galvani Marcello Atlarep Rosetta Torrella Katiuscia Marchetti Sandra Bonaldi Donata Barella Fulvio Flammini Costanza Nocco Iole Barbieri Cristina Ravaioli Guido Alighieri Giovanni Puggioni, Anna Maria Romeo, Flavio Franceschini, Domenico Nese, Gabriella Poma, Ciro Rinaldi, Federica Remondino, Alessandro Balzano, Giorgio Guerra, Agnese Leofreddi, Ermes Dall’ Era, Rosita Silvestri, Asdrubale Pandolfini Patrizia Di Campli Alberto Ramari, Oscar Pellegrini, Marco Pier Giulio Magnani, Luca Stocchi, Pasquale Rizzo, Elena Gaetti, Ciro Aiello, Guido Provenzali, Vincenzo Santovito, Ida Orlando, Fernando Masci, Roberta Tagliavini, Michele Ravagnolo, Davide Pedriali, Claudio Petrelli, Giovanni Salierno, Livio Trentin, Michela Parmeggiani, Giovanni de Rose, Gian Carlo Lancini, Andrea Puccio, Valerio Borghetti, Elena Marchino, Antonello Angelini, Salvatore D’Amato, Vincenzo Barbato Stella Colombo, Enzo Bianchini Tiziano Venti, Mila Gherardi, Mafalda Caccamo, Fabio Trivellone, Carla Paci, Olga Bertaina, Francesco Vitale, Sandino Sociale, Nicoletta Dati, Adelina Finzi, Carla Landini, Viler Zappaterra, Luca Falcetta, Valentino Minarelli, Dimer Marchi, Norma Bertullacelli, Luca Battaglia, Gino De Simone

 Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

  • Siti di Carlo Soricelli

Casa Museo Carlo Soricelli a Casa Trogoni di Granag

Il rifiutismo

http://pitturapranica.blogspot.it/

Alcune poesie

https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/

 RAI2 TG2 INSIEME – Carlo Soricelli nella trasmissione di Marzia Roncacci

La fabbrica 2007 pochi giorni dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino. Il cuore rimasto in Fabbrica anche adesso che ho raggiunto la pensione Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano- Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d’Italia- La classe operaia non è più centrale-il paradiso è diventato inferno di fiamme di fuoco e d’olio bruciato- di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane- Operai sfruttati come non è successo mai Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica e tutte le fabbriche d’Italia -Anche il nostro bravo Presidente urla instancabile le morti sul lavoro ma anche le sue sono urla impotenti- Addio Compagni di fatica, di sogni e d’ideali Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all’età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all’ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d’allora l’arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell’equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell’emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c’è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell’arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall’84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale “Cesare Zavattini” di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d’arte. All’inizio degli anni Ottanta l’artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l’angelo è l’escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d’ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l’intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l’esistenza ad un’unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell’energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d’Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E’ presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E’ l’ideatore e curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E’ il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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sabato 28 gennaio 2023

ieri in provincia di Caserta è morto un edile di 70 anni. terribile. Guardate il grafico e l’età dei morti sul lavoro nel 2022

morti per fascia di età sui luoghi di lavoro fino a 20 anni 14 dai 21 a 30 38 dai 31 a 40 59 dai 41 ai 50 90 51 ai 60 141 dai 61 ai 79 121 Ultrasettantenni 117 580 Di 157 non conosciamo l’età ma si può ricavare

Posted by Carlo Soricelli at 08:29 Nessun commento:  

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venerdì 27 gennaio 2023

Ma non è possibile anche questa mattina sono morti cinque giovani per incidenti sul lavoro a Roma

Non è possibile, da qualche anno siamo tornati agli anni 90 quando da genitore stavo sveglio tutta la notte fino a quando non sentivo le chiavi che aprivano il portone condominale e di casa. Una strage delle stesse proporzioni; occorre subito rinforzare i controlli e fare una campagna informativa sui pericoli che corrono; c’è solo uno che decide di vita e di morte per tutti, ed è solo dovuto all’alta velocità. occorre mettere controlli severi e imporre il limite di velocità da mezzanotte all’alba nei giorni prefestivi, massima velocità di 50km orari. Erano i primi annio novanta quando feci queste due opere “al sabato sera andiamo a ballare” e “Anch’io amo la velocità”Non si può tornare a quei tempi. No, non si può fate qualcosa. La prima si trova al Museo Zavattini da quando la esposi

Posted by Carlo Soricelli at 14:00 3 commenti:  

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giovedì 26 gennaio 2023

Mattia morto sul lavoro a soli 23 anni. Oggi inizia il processo contro chi ha mandato a sbaraglio questo povero giovane. Mattia manda proprio questa mattina un segnale alla mamma Monica e alla sorella Anna che ogni giorno posta farfalle, io ho fatto solo da tramite come artista

: questa mattina nel vialetto della scuola dove porto mio nipote Edoardo, per terra, ho trovato un elastico perso da una bambina, nell’elastico c’è proprio una farlalla dorata con un cuore in mezzo: il cuore di Monica la mamma e della sorella Anna. Coraggio Monica e Anna vostro figlio vi appoggia e vi dice da lassù che vi ama e che vi è vicino. Molto spesso ricevo messaggi di questo tipo, io faccio solo da tramite. Con Anna Battistetti e Monica Michelin

Posted by Carlo Soricelli at 09:26 Nessun commento:  

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mercoledì 25 gennaio 2023

I morti sul lavoro in Piemonte nel 2022, E’ la quarta regione per numero di morti sui luoghi di lavoro nel 2022, questi dati e grafici saranno mandati, come già fatto con i Presidenti delle Regioni Fontana della Lombardia, Zaia del Veneto e De Luca Campania

Morti nelle province italiane sui luoghi di lavoro Piemonte esclusi i morti sulle strade e in itinere che creano solo confusione e alteranola percezione del fenomeno Torino 27 Alessandria 9 Asti 2 Biella 2 cuneo 8 Novara 1 Verbania Cusio Ossola 2 Vercelli 3 totali sui luoghi di lavoro 54 Con i morti sulle strade e in itinere 118 sui luoghi di lavoro nel 2008 38

Posted by Carlo Soricelli at 11:39 Nessun commento:  

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lunedì 23 gennaio 2023

E’ nato il Coordinamento Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro. Io ho aderito, non ha nessun connotazione politica, ma serve rilanciare il lavoro “SICURO” in tutti gli aspetti, l’adesione comporta solo la vicinanza e sensibilità al mondo del lavoro e alle sue problematiche. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro, tanti lavoratori e lavoratrici hanno già aderito

Per un Comitato Permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro Garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro dovrebbe essere una priorità di ognuno. Purtroppo così non è. Da troppo tempo assistiamo a una crescente carenza anche delle più elementari norme che possano garantire a lavoratrici e lavoratori di non infortunarsi, ammalarsi, morire mentre lavorano. Nonostante notizie ufficiali narrano di un calo, quest’anno assistiamo a una notevole crescita dei morti per infortunio nei luoghi di lavoro, tanto che il 2022 si configura come l’anno peggiore degli ultimi 15 anni. L’apparente incongruenza è, probabilmente, riconducibile ai dati che vengono trattati. Se, per esempio, INAIL conteggia solo gli infortuni denunciati relativi ai propri assicurati, l’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro (cadutisullavoro.blogspot.com) tiene conto di tutti gli infortuni mortali, anche di chi non è assicurato INAIL. Per questo riteniamo che i dati diffusi dall’Osservatorio forniscano uno scenario più realistico di quanto accade. La realtà è che la mancanza di salute e sicurezza sul lavoro non è un’emergenza ma un problema strutturale del modello di sviluppo odierno al quale non ci si può rassegnare. Noi riteniamo che garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sia una questione assolutamente prioritaria che si deve affrontare e risolvere in maniera decisa. Siamo convinti che non basti aumentare il numero degli ispettori o agire solo sulla formazione. Fare questo è certamente necessario ma non sufficiente. È nostra convinzione che si debba agire per cancellare la piaga della precarietà, garantire la rappresentanza a tutti i lavoratori, diminuire il tempo di lavoro, ottenere retribuzioni che permettano di vivere serenamente, cambiare radicalmente le leggi che regolano appalti e subappalti, istituire il reato di “omicidio sul lavoro”. Siamo altrettanto convinti che sia necessario che lo Stato investa il necessario nella ricerca e in quella innovazione tecnologica che devono assicurare a chi lavora di farlo in condizioni di massima sicurezza e in ambienti salubri. In assenza di una risposta istituzionale è necessario agire come cittadini coscienti, certi che la soluzione debba essere ricercata da chi il problema lo vive ogni giorno sulla propria pelle. Per questo intendiamo costituire un “Comitato permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro”, aperto a “chi ci sta”, che promuova una mobilitazione unitaria che inizi con una raccolta di firme per richiedere l’inserimento del reato di Omicidio sul Lavoro nel Codice Penale. Questo è il primo passo di un progetto complessivo che si ripropone di cambiare le condizioni di lavoro che chi lavora è costretto a subire e che sono chiaramente insufficienti. Gennaio 2023 Per adesioni inviare una mail a: persalutesicurezzasullavoro@gmail.com OPPURE COMPILARE IL MODULO SU QUESTO SITO PRIMI FIRMATARI: Lino Canta (lavoratore TFA ex-Firema – Caserta) Carmelo Leuzzo (lavoratore Iveco – Brescia) Daniele De Marco (lavoratore Electrolux – Pordenone) Alessandro Belardinelli (lavoratore Whirpool – direttivo FIOM – Fabriano) Luca Pasini (O.S.S. – Bologna) Amel Sehili (Dottoressa in psicologia – Bologna) Luca De Rosa (lavoratore SADAS – Napoli) Teresa La Neve (figlia di Angelo, lavoratore Marlane deceduto per tumore – Roma) Edvige Xompero (ex O.S.S. RSA – Vicenza) Roberto Di Martino (medico psichiatra ASL – Caserta) Paola Melchiori (docente scuola media superiore – Padova) Daniele Mazzasette (agricoltore) Carlo Soricelli Iadanza (artista – curatore dell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro – Bologna) Pierpaolo Capovilla (cantautore, musicista, attore – Venezia) Mauro Alboresi (segr. nazionale PCI) Aldo De Biase (pres. ANMIL – Caserta) Mario Mazzocchi (pres. Associazione di Promozione Sociale Nessuno Resti Indietro – Bologna) Tommaso Pascarella (dipendente FedEx ex-TNT – segr. generale FILT-CGIL prov. Caserta) Renzo Pietribiasi (coord. Nazionale USB pensionati e sociale – Vicenza) Dino Canta (esecutivo nazionale Fim Cisl) Silvano Chierotti (sindacalista – Genova) Piero “Osvaldo” Bossi (Associazione Concetto Marchesi – Gallarate) Danilo Della Valle (analista politico) Giovanni Coviello (direttore vipiu.it – Vicenza) Angelo Vitale (corrispondente campano del giornale L’Identità) ADESIONI : Guido Comazio – (Impiegato, RSA Fisac Cgil Unicredit). Fabrizio Pedone – (Impiegato settore Turismo Filcams C.G.I.L). Marilena Raponi – (Roma – Casalinga) Gaetano Cirone (Impiegato) Dario Marini – (Segretario Regionale PCI Veneto) Mauro De Felice – (Operatore Grigliata presso America Graffiti Responsabile dipartimento lavoro Fgci) Anis Konduri – (Lavoratore, Firenze – laurea in Giurisprudenza) Luigi D’Apoli – (docente formatore per la salute e sicurezza) Marcello Ernoni – (un RLSSA industria ceramica Civita Castellana Viterbo) Giovanni Cartolano – (operaio comune di Fucecchio, FP-CGIL e componente della RSU) Chiara Baldacci – (laureata operatrice in un call center La Spezia) Silvia Pintus – (libera professione, La Spezia) Matteo Bellegoni – (Impiegato commerciale, Segretario regionale PCI Liguria). Alessandro Vittadello – (Partita IVA individuale Padova) Sandro Scardigli – (Empoli) Dott. Damiano Guerra – (consulente aziendale in materia Verbania, Novara, Vercelli, Biella, Varese) Giorgio Langella (resp. dip. Lavoro PCI – Vicenza) Luciana Endrigo – (pensionata – Cordenons Pordenone) Patrizia Pusiol – (impiegata – Cordenons Pordenone) Daniele De Piero – (rappresentante – Cordenons Pordenone) Maria Carla Baroni – (resp. nazionale Salute e sanità PCI) Valerio Beccegato – (PCI Padova) Elisa De Felice – (educatrice in un centro per minori della Fondazione Caritas Firenze) Grazia Boldrini – (casalinga) Fabio Cesarei Luca Marangoni – (operaio Treviso) Liliana Frascati – (PCI Padova) Marialuisa Ballarini – (pensionata Verona) Patrizia Foglia – (ex insegnante Liceo Gallarate) Fabio Bernasconi – (operatore farmaceutica Milano) Luciano Pomona – (Comitato Regionale PCI Emilia Romagna) Paolo Viglianti – Nicola Ratano – Walter Tucci – (giurista costituzionalista) Michele Tripodi – (Sindaco di Polistena) Umberto Vigna – (pensionato – Direttivo SPI CGIL Verona Est) Marco Dezaiacomo – (architetto – Bologna) Gianni Scapellato – (Ex Direttore di Aeroporto a Malpensa e Rimini, Ex Docente Logistica Trasporto Aereo, Docente Trasporto Aereo in SUPSI Lugano Giovanni Lippolis – (pensionato TFA ex Firema Trasporti – CE) Giovanni Sciorio – Mirco Zuppiroli – (Imprenditore) Teresa Casaletti – (Lavoratrice in nero) Roberto Vecchione – (Avellino) Maura Iannaccone – (Avellino) Francesco Fusco – (docente precario scuola superiore in Mestre) Mirco Longato – (operaio, Quarto d’Altino – VE) Crescenzo Perillo – (delegato Fiom TFA ex firema di Mugnano Napoli) Umberto Ciarone – (lavoratore TFA ex firema di Capua -CE) Crescenzo Perillo – (delegato Fiom TFA ex firema di Mugnano – Napoli) Mimmo Pascarella – (dip. Lavoro PCI – Caserta) Gennaro Iovino – (marittimo – Caserta) Lisa Balisciano – (Impiegata Comunale Segretaria Federazione PCI Pisa) Arianna Brunori – (studentessa Liceale) Susanna Rovai – (consigliere comunale a Cerreto Guidi per PCI, casalinga) Nuccio Marotta – (Architetto Certaldo – FI) Corso Sottili – (Artigiano) Daniele Gasperi – (PCI Federazione Grosseto) Annamaria Zisa – (docente scuola primaria) Erica Raffaelli – (operaia presso Dolce e Gabbana Iscritta alla CGIL) Roberto Fusco – (Docente precario) Giuseppe Scavo – (studente, Empoli) Perla Giagnoni – (pedagogista, SPI-CGIL) Ivana Pappano – (Assistente Amministrativo scuola superiore di secondo grado Veneto) Spinelli Vladimiro – (Cerreto Guidi Operaio-magazziniere – Filctem-Cgil) Patrizio Andreoli – (Segreteria Nazionale PCI) Marco Pompeo – (Pensionato) Massimo Mezzenzana – (Certaldo ATA scuola) Maurizio Farina – (barista di Marcianise – CE) Biagio Punziano – (Lavoratore TFA ex firema – direttivo Fiom – Bacoli NA) Maurizio Biena – (operatore servizi fiduciari – Brescia) Mauro Covili – (Educatore professionale Ausl Bo) Luca Angelo Rodilosso – (funzionario sindacale Uiltucs – Rlst – Cantautore “Santorosso”) Giuseppe Davì – (Comitato Federale Pci Bologna – Comitato Regionale Pci Emilia-Romagna) Luca Bosio – (Delegato fpcgil Polizia penitenziaria Membro del direttivo FPCGIL di Treviso) Giuseppe Pitarresi – (pensionato, direttivo ANPI Varese, Segretario della Federazione provinciale PCI di Varese) Roberto Carrera – (pizzaiolo) Dott. Giovanni Puggioni – (PCI – federazione Forlì-Cesena) Donato Ianaro – (USB pensionati Veneto) Enzo Pescatori – Paolo Zara – (pensionato Lamporecchio PT) Stefano Friani – (Impiegato – Cecina LI) Giorgetta Petri – (pensionata – Lamporecchio PT) Sabrina Ciaffarata’ – (impiegata – Grosseto GR) Romani Frullini – (pensionato – Lamporecchio PT) Antonio Canta – (lavoratore Ministero dell’Interno – Isernia) Maria Rosaria Canta – (lavoratrice Softlab – Garzano Caserta) Maria Giuseppina De Luca – figlia di un perseguitato politico antifascista – CE) Luciano Affò – (insegnante scuola primaria) Roberto Comandè – (PCI Veneto – Treviso) Alessandra D’Amico –(FGCI Puglia) Lorenzo Bianzani – (operaio-responsabile magazzino) Marcello Ernoni – (operaio ceramista RSU/RLSSA – Civita Castellana VT) Roberto Latini – (custode, iscritto CGIL) Federico Drago – (Responsabile di progetto nella comunicazione digitale) Antonio De Caro – (Disoccupato) Sandro Martelli Sergio Staderini – (Pensionato) Francesco E. Barbara Chierici – (impiegata – Firenze) Cresti Carlo (Pensionato) Pierangelo De Felice – (Infermiere Asl Toscana Centro) Vincenzo Scavo – (Medico) Gennaro Iovino – (Pensionato, ex-marittimo) Lorenzo Bianzani – (Leno – BS Operaio-responsabile magazzino) Claudia Terranova – (Brescia – Operaia Metalmeccanica) Damiano Guerra – (Ornavasso – VB Consulente Sicurezza) Claudio – (Leno – BS Inoccupato) Marta – (Leno – BS Inoccupata)

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sabato 21 gennaio 2023

giornata tragica anche quella di ieri con tre morti sui luoghi di lavoro, ma altri due morti sulle strade e in itinere. Il povero Massimo Piazza morto a Roma (nella foto) aveva solo 23 anni, gli altri due sono stranieri

Massimo si era appena affacciato alla vita, che ha perso ieri a solo 23 anni, travolto a Roma da da lastre di cemento che stavano scaricando. Le altre due vittime di Brescia, capitale della Cultura e dei morti sul lavoro nel 2022 è stata la provincia con più morti sui luoghi di lavoro, ben 29, a questi occorre anche aggiungere i morti sulle strade e in itinere, una strage in questa provincia anche nel 2023, con già 4 morti sui luoghi di lavoro.In italia in questi primi giorni del 2023 si sono superati abbondantement i 50 morti complessivi, e confrontando lo stesso periodo del 2021, registriamo un aumento spaventoso del 43%. ma la nostra classe dirigente è impegnata a fare tavoli, con chi ha poi le reposnsabilità di queste tragedie, che si potrebbero dimezzare in poco tempo, se chiamassero a parlarne chi ne ha le competenze, come questo osservatorio.

Posted by Carlo Soricelli at 08:46 Nessun commento:  

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martedì 17 gennaio 2023

Ecco chi sono gli otto lavoratori morti sul lavoro ieri, basta leggere il post e chi vuole diventare amico dell’Osservatorio e non lo è già metta solo un OK. Tanti gli amici che mi danno una mano in questo lavoro di monitoraggio segnalandomi i morti

Oggi li pubblico tutti, sfioriamo in questo momento già i 50 morti complessivi dall’inizio dell’anno. I miei report e grafici sulle morti sul lavoro dell’intero 2022 li sto mandando a tutti, ma nessuno come al solito, si degna di rispondere e di chiedermi un confronto, ma quello delle morti è un “tesoro” loro, io metto in discussione il loro racconto minimalista. Ma nel 2022 ci sono stati 1499 lavoratori morti per infortuni complessivi 757 di questi sui luoghi di lavoro Mario Vergine di 68 anni cade dal tetto della porcilaia della sua azienda agricola, era salito sul tetto del capannone per fare opera di manutenzione. Andrey Perpuscynii (nella foto) era moldavo, aveva solo 31 anni è stato travolto da un carico di materiale pietroso che un camion stava scaricando, la sua bambina di 5 anni era appena giunta dalla Moldavia per stare con il suo papà. Roberto Raspati era un uomo delle pulizie, è morto a 56 anni cadendo dal secondo piano di uno stabile in provincia di Perugia mentre puliva i vetri Orazio Ingegneri era un autotrasportatore di soli 46 anni, tamponato in un incidente a catena sull’A4 era sceso dal camion per controllare il carico e quello che era successo, è stato investito da un altro camion che stava arrivando. Felice Viganò è morto dopo 4 giorni di agonia dopo essere stato travolto dall’albero che tagliava aveva 76 anni E’ stato centrato da un’auto mentre andava in bicicletta sulla ex statale 573 in provincia di Bergamo: la caduta gli è fatale, uomo 49enne perde la vita mentre torna dal lavoro lascia tre figli CASTELFRANCO DI SOTTO (firenze). Coulibaly Moussa aveva solo 27 anni, è morto poco prima delle 7 di lunedì 16 in viale dell’Industria mentre andava al lavoro con il suo scooter: è finito contro un autocarro al momento di affrontare una rotatoria. Coulibaly morto sul colpo. L’incidente è avvenuto mentre la vittima stava andando al lavoro, in un’azienda di Fucecchio E’ il malore che l’ha ucciso o l’incidente?. Troppi sono quelli che muoiono per “malori” spesso classificati come tali, mentre in realtà muoiono a causa di incidenti. In questo caso la tragedia nella mattinata di oggi a San Giorio di Susa. Qui, un autotrasportatore torinese di 58 anni è morto alla guida del proprio camion delle consegne mentre viaggiava lungo la Statale 24 da Bussoleno verso Torino. L’uomo è deceduto a causa di un malore, forse un infarto. Spesso non do come oggi informazioni sui morti sul lavoro per gli avvoltoi che volteggiano anche su queste tragedie, C’è chi copia e le spaccia come se fossero frutto del laro lavoro, chi lo fa per avere un titolo di giornale che parli di lui e di quanto è bravo, chi li copia e poi se li va a vendere alla aziende spacciandolo per un loro lavoro, chi si spaccia per professore universitario che vuole fare una ricerca, poi una volto avuto il “malloppo” sparisce e non si fa più sentire. Chi ha enormi possibilità economiche per fare seriamente questo lavoro, non lo fa ma viene sempre a vedere cosa scrivo. Insomma un mondo di profittatori incredibile anche in queste tragedie

Posted by Carlo Soricelli at 10:10 2 commenti:  

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Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp

morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica

anche adesso che ho raggiunto la pensione

Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano

Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica

e tutte le fabbriche d’Italia

La classe operaia non è più centrale

e il paradiso è diventato inferno

di fiamme di fuoco e d’olio bruciato

di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane

Operai sfruttati come non è successo mai

Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica

e tutte le fabbriche d’Italia

Anche il nostro bravo Presidente

urla instancabile le morti sul lavoro

ma anche le sue sono urla impotenti

Addio Compagni di fatica, di sogni e d’ideali

Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

via delle storie

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

Via delle Storie video su Carlo Soricelli curatore Osservatorio

https://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html?wt_mc%3D2.app.fb.raiplay_vod_Playlist24_Via%20Delle%20Storie.%20Carlo%20Soricelli%2C%20l%27artista%20delle%20morti%20infinite%20sul%20lavoro.%26wt&fbclid=IwAR3WaKXyawaQePgbPeMQvYaBIeXGbI7SpKny2Wy262fgVCU8LwwKJQp7Tgs

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Carlo SoricelliSono pittore e scultore da 50 anni, Ho creato la pittura pranicia http://pitturapranicia.blogspot.it e il Rifiutismo http://rifiutismo.blogspot.itVisualizza il mio profilo completo

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Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

Iniziamo il 16esimo anno di monitoraggio con l’Osservatorio, volevo chiudere ma tantissimi italiani mi hanno manifestato la loro stima e pregato di continuare questo lavoro. l’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro è stato visitato da oltre 3 milioni di italiani, quasi due milioni in questo blog e gli altri nel blog precedente, tante anche le visite dall’estero, è l’unico Osservatorio che monitora con lavoro volontario i morti sul lavoro in Italia e in Europa e Stati Uniti

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La morte accompagna tutti i giorni i lavoratori che vanno a lavorare in vecchi capannoni

luglio 2012 a futura memoria se un evento come questo si tornerà a verificare.

LA MORTE ACCOMPAGNA TUTTI I GIORNI OPERAI E IMPIEGATI QUANDO ENTRANO NELLE VECCHIE FABBRICHE CHE NON RISPETTANO LE NORMATIVE ANTISISMICHE DEL 2005

Dopo il terremoto in Emilia risulta evidente che milioni di lavoratori rischiano di rimanere uccisi sotto capannoni obsoleti costruiti prima delle normative antisismiche del 2005. Fabbriche che possono venire giù come castelli di sabbia in caso di nuovi terremoti. Si sta facendo qualcosa per mettere in sicurezza questi luoghi di lavoro? E lo Stato che misure sta mettendo in campo per farli rendere conformi? Io credo che tutto stia finendo nel dimenticatoio. Se forti scosse capiteranno durante il giorno e non di notte come nel terremoto in Emilia, ci sarà una strage di lavoratori che sotto i tetti di quelle fabbriche ci lavorano

INTERVISTA DI UNA RADIO TEDESCA ALL’OSSERVATORIO INDIPENDENTE DI BOLOGNA, ASCOLTATE L’INTERVISTA. RINGRAZIO LE CINTINAIA DI CITTADINI TEDESCHI CHE OGNI SETTIMANA VISITANO IL SITO DELL’OSSERVATORIO

http://www.rdl.de/images/stories/audio_mp3/20131206-zuwenigkon-20456.mp3

INTERVISTA IN ITALIANO

https://www.rdl.de/index.php?option=com_content&view=article&id=22991:piuprecariatomenocontrollipiumortisullavorol039osservatorioindipendentedibolognasuimortidiprato&catid=236&Itemid=201

Più precariato, meno controlli, più morti sul lavoro: Osservatorio indipendente di Bologna sui morti di Prato

Freitag, den 06. Dezember 2013 um 08:00 Uhr RDL-täglich Morgenradio – MoRa

Il 1 dicembre sette lavoratori e lavoratrici cinesi morivano in un incendio in un capannone a Prato. La tragedia fa crescere il numero di morti sul lavoro, che vengono contanti dalOsservatorio indipendente die Bologna morti sul lavoro. Radio Dreyeckland Freiburg chiesto a Carlo Soricelli cosa dovrebbe cambiare e quali sono i fattori che aumentano il rischio di morire sul lavoro: essere straniero è un fattore, essere precario un’ altro…

m 1. Dezember verbrannten in einer Textilfabrik im toskanischen Prato 7 chinesische Arbeiter_innen, weitere wurden verletzt (RDL berichtete). Das im norditalienischen Bologna ansässigeOsservatorio Indipendente morti sul lavoro, die Unabhängige Beobachtungsstelle Tote bei der Arbeit, zählt seit 2008 die Fälle und veröffentlicht Zahlen und Informationen auf ihrem Blog. Es wurde aus Anlass eines Brandes mit ebenfalls 7 Toten in einem italienischen Thyssen Krupp-Werk gegründet. Wir haben mit Carlo Soricelli gesprochen, der beim Osservatorio mitarbeitet.

L’Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide? 

Il cuore in Fabbrica



Una poesia in memoria dei sette lavoratori della ThyssenKrupp morti così tragicamente

Il cuore rimasto in Fabbrica

anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d’Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d’olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d’Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d’ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

I lavoratori hanno bisogno soprattutto che si torni a parlare del lavoro come valore primario della Società, di superare l’emarginazione culturale a cui sono stati sottoposti in questi anni. E’ mia opinione che molti degli infortuni mortali sul lavoro siano dovuti all’oblio culturale a cui è stato sottoposto il mondo del lavoro. Tutta la nostra società malata di consumismo fine a se stesso ha bisogno dei sogni, delle idealità e delle utopie di chi lavora. I lavoratori morti non sono solo numeri per un bilancio statistico di fine anno, ma persone in carne e ossa, con identità, famiglie, vite importanti, uniche e irrepitibili. Vite spezzate, a volte dalla fatalità, ma più spesso dalla mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione

StorieVere Rai 1 Terremoto in Emilia Romagna

VIDEO DI RAINEWS 24 DI GIORGIO SANTELLI: MORTI SUL LAVORO 2010, OSSERVATORIO DI BOLOGNA

Lettori fissi

I LAVORATORI ITALIANI NON SONO DI FERRO COME I ROBOT E SOTTO LE MACERIE DEI CAPANNONI MUOIONO

OCCORRE URGENTEMENTE METTERE IN SICUREZZA TUTTI I CAPANNONI COSTRUITI IN ITALIA NEGLI ANNI DEL BOOM ECONOMICO E NON SOLO. giugno 2012

Le scosse di terremoto del 20 e 29 maggio 2012 in Emilia hanno evidenziato che molti capannoni costruiti nelle zone investite dal sisma sono crollati come castelli di sabbia, e che a morire sono stati soprattutto lavoratori che in quei capannoni ci lavoravano (17 su 24). E se ciò si è verificato in una regione tra le più ricche e civili d’Europa, temiamo che tale problema ci sia in tutto il paese. Mobilitiamoci fin da ora per far mettere in sicurezza tutte le fabbriche costruite in Italia nel secolo scorso, anche perchè occorre tener presente che l’Italia è uno dei paesi al mondo con la più alta sismicità. Non si può correre il rischio di far morire sotto le macerie i lavoratori nel caso di nuovi terremoti, la messa in sicurezza di questi capannoni avrà dei costi, ma la vita di chi lavora è più importante.

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SACRARIO VIRTUALE CADUTI SUL LAVORO

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Io amo..

  • Io amo…FB_IMG_1605426037241
    Amo ogni respiro
    che incontro..
    Ogni volto che sfioro
    con lo sguardo…
    Sia di un bimbo o bimba,
    Sia di figlia figlio.
    E anche il tuo,
    amore di un istante
    sospirato…
    E il tuo ricordo negli occhi
    che costruì passato…
    E ogni altro sorriso
    suscitato da un amico,
    o da te amica mia
    di parole…
    E io amo anche la cagnetta
    e il mio gattino,
    in compagnia di galli
    e galline…
    E amo gli alberi di ULIVO
    e di ogni altro frutto…
    E i fiori che ornano
    di colori qui e là…
    Io amo il suono dell’onda
    che stuzzica la gioia
    degli spruzzi marini..
    Io amo l’orizzonte,
    sia tra vette di monti
    o di pianure e valli,
    che si anima di luci
    all’alba o che si veste
    di riflessi al tramonto..
    Amo.. amo tutto ciò che
    è nella mia coscienza
    poiché riconosco
    che è Vita..
    L’unica sensazione di tempo
    che è sprone alle emozioni
    anche quando piango di delusioni…
    Sì io amo..
    Amo la VITA
    e la difenderò finché potrò
    da quel destino che la rapisce,
    sia con gesto violento
    o invadente di virale malattia!!
Pubblicato in Senza categoria | Commenti disabilitati su Io amo..

Terzo giorno

Ringrazio la cara Teresa Laterza per la nomina a partecipare alla Maratona Poetica Mondiale
………………….. #PeetMeNotLeave……………
Per cinque giorni posterò una mia poesia e inviterò un amico amica a fare altrettanto.
Invito e nomino pertanto il caro poeta
Giuliano Leandro Loy
a voler pubblicare per 5 giorni le sue opere poetiche!
—————————————

– terzo giorno –

IO, NEI TUOI RESPIRI

“Le tue prime scarpette di pezza,
i tuoi primi passi con brevi corse,
i tuoi momenti gioiosi di giochi,
i tuoi primi capricci di lacrime,
il tuo primo distacco da me
a imparare condivisa amicizia,
poi la scuola del tuo primo sapere,
il tuo sguardo che incontra
un primo sogno di una favola
in veste di un principe…..
Ed io cresciuta nei tuoi respiri,
so che t’aspetta
la tua adolescente voglia di vivere
ad ogni angolo di tempo,
mentre mi guardi più sicura,
mentre ti lascio anche volare,
chiedendoti solo
di non avvicinarti mai troppo
a un finto sole!”

Mariella Mulas

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Invinito nella notte

Nominata dalla cara poetessa Ana Caliyuri, che ringrazio di cuore, a partecipare alla Maratona Poetica
#PeetMeNotLeaveMeNot che permette di pubblicare 8 opere insieme a fotografie nel lasso di 8 giorni, che saranno tradotte e pubblicate nell’Almanacco Russo.

– 2 giorno –

Invito nella notte

Le ore come mani
afferrano pensieri…
li accarezzano
come ad ammorbidire
pieghe ostili,
e quando la mente stanca
rifiuta la dolenza
dell’attimo mal vissuto,
ecco invitare penombre
a chiudere gli occhi
per sognare nella notte
l’invisibile amore nel cuore!

Io Mariella Mulas nomino a mia volta la poetessa Elvira Guida affinché ci delizi con la sua stupenda poetica.

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Mariella

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Dov’e l’ Amore…….

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EMOZIONI

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Registro emozione

L'immagine può contenere: testo

Registro emozione
in un rotolo di mente…
E sospira labbro
mentre cuore
si stringe nei suoi stessi
battiti.
Oh luna,
che ascolti fruscii ovunque,
scrivi, con la tua fievole luce,
sui vetri nascosti
che io esisto,
che ho respiro
di pensieri che affannano.
Fai del tuo silenzio
la mia voce
che ha pronunce mute,
sì,
ma non per ignorare,
ma per far si
che una nostalgia
sia quel che manca
all’attimo sospeso
di un ricordo
per caso.

Mariella Mulas

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E’ l’alba si svelò

L'immagine può contenere: cielo, nuvola, testo, spazio all'aperto e natura

E l’alba si svelò
con riflessi fascianti
di fruscii di cielo,
prodiga a vestire
ogni ancora silenzioso
umore….
E iniziò dove amore
già respirava…
Iniziò a cadenzare
di sussurri,
ove voci si trovarono
a svegliare affetti…
Un bacio…una carezza…
un sorriso…
E la vita così si addolciva
negli sguardi, pronta
a donarsi compiuta
a ogni destino insieme!

Mariella Mulas

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Versi cosi

 L'immagine può contenere: nuvola, cielo e testo

Versi così,
per un senso bigio,
imbrigliato in nodi
inestricabili di malinconia.
Odi brontolio
come eco sordo
monotono alle parole.
Eppure sbalzi languidi
ancora percorrono vene
e anteponi allora ironia
per far smorfie di sorrisi.
E scrivi il ricordo,
irriso nel presente
che non s’accorda
mai alla realtà.
E disegni sensazioni
come sgorbi di fanciulla,
e ascolti melodie
come approcci di danze,
per un ritorno surreale
del tempo cantante.
Continua ad accompagnare
rimbombo sui marciapiedi lucidi,
è strana primavera abbozzata,
e nubi tappezzano
spazi di cielo
cangiando di grigio umido
pure occhi chiari.

Mariella Mulas

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